Riprendiamo il filo del discorso iniziato il 27 gennaio: non c’è storia senza memoria!

“Ricordare, cercare la verità, coltivare la memoria consente di dare voce e dignità a tutte le vittime della storia e a inchiodare chi ha fatto il male alla sua colpa. Solo quando ciò avviene, il male viene sconfitto”. L’ affermazione di Claudio Magris sintetizza con grande acutezza l’importanza della memoria.

Oggi ricordiamo un’altra grande tragedia che ha funestato il secolo scorso, le stragi delle foibe e l’esilio degli Italiani, Istriano, Dalmati e Giuliani

Ricordare quei tragici eventi non vuol dire “commemorare”, ma fare memoria , superare l’indifferenza e diventare “testimoni dei testimoni”.

Abbiamo deciso anche in questa occasione di ricordare  le donne, vittime due volte per l’odio etnico e in quanto donne contro le quali tutto era concesso.

Le sopravvissute hanno dovuto inoltre  armarsi di tutto il loro coraggio per cercare di ricostruirsi una vita lontano dalla loro casa!

Alcuni ragazzi delle nostre quarte e quinte, Daniele Cotti Zelati, Filippo bordi  e Innujan Rajendram   della 5b sia; Francesco Floriani della 4a cat; Alexander Gentile, Antonio Nelli e  Francesco Antilope della 4b cat , ci hanno guidato nel tentativo di comprendere cosa è successo e perché.

La prof.ssa D’Andrea e il prof.Bonamigo,che hanno compiuto negli scorsi anni questo cammino nella memoria , ci hanno aiutato ad entrare nei fatti di cui ci siamo occupati.

 

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